La costola di Adamo

22 Luglio 2021

Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto

Genesi 2,21

Quando parliamo dei primi tre capitoli della Genesi, siamo abituati a pensare ad Adamo ed Eva come a due individui singoli e concreti. In realtà, non è proprio così.

Anzitutto, Eva non viene nominata prima del capitolo terzo (ver. 20). Il nome Adamo (in Ebr. Adam  אָדָם) come nome di persona apparirà ancora più avanti, al capitolo quarto, dove si racconta la vicenda dei suoi due figli: Caino ed Abele. 

Nei primi due capitoli e direi anche nel terzo, non possiamo pensare a due individui concreti, ossia a due persone in carne ed ossa. Si parla piuttosto di “uomo” e “donna” (Gen 2,23), di “maschio” e “femmina” (Gen 1,27). Nomi che non si riferiscono  a persone concrete, ma che descrivono piuttosto la natura umana nelle sue principali caratteristiche.

Potremmo così dire che l’umanità (‘adam) è composta da maschio e femmina, ossia da due sessi distinti e complementari (in Ebr. zakàr זָכָ֥ר e neqevàh נְקֵבָ֖ה) ma anche da due esseri capaci di interagire profondamente tra loro, non solo a livello carnale (in Ebr. ish אִיש e ‘ishàh אִשָּׁה).

Con questo quadro di riferimento vediamo il versetto 21. Si dice che il Signore Dio (o Signore degli dei – in Ebr. יְהוָ֨ה אֱלֹהִ֧ים adonai elohim ), fece scendere un “torpore” sull’uomo. Di cosa si tratta? La parola ebraica – (in Ebr. תַּרְדֵּמָ֛ה tardemàh) – indica uno stato assai simile a quello che oggi chiamiamo di “trance”.

Un sonno profondo, non assimilabile alla condizione di una persona anestetizzata, quanto piuttosto ad una specie di “sonno mortale”. Insomma, si vuol dire che “l’essere umano” torna ad uno stato di inerzia, in una condizione simile a quella che precedette la sua creazione come “essere vivente” (Gen 2,7).

Trovandosi in questo stato di “sonno profondissimo”, il Signore Dio prende una costola dall’essere umano. Anche in questo caso, il linguaggio usato dall’autore sembra alludere ad una persona concreta da cui viene tolta una costola, in Ebr. צֵלָע tsela’. Ma le cose non stanno proprio così.

Certamente, la parola ebraica significa anche “costola” umana; essa, però può significare anche “fianco”. Come comprendere, allora, il versetto? Il Signore Dio tolse una costola o il “fianco” dell’uomo? Oppure, bisogna comprendere che il Signore Dio crea la donna con la stessa sostanza dell’uomo, ossia la “terra”?

Prendendo però il “fianco/costola” dell’uomo, si vuole probabilmente indicare che l’essere che Dio così creerà sarà “complementare” e utile all’uomo, non come gli animali.

Infine, il Signore Dio rinchiude la carne da cui aveva preso qualcosa dell’uomo. Qui, probabilmente, s’intende un’azione concreta indubbiamente, ma anche metaforica. È come se l’essere che Dio creerà debba venire dalla stessa sostanza dell’uomo, anche se questa sostanza non è (solo) la terra e/o la carne, ma ben di più …

Photo by Calvin Craig on Unsplash

Simone Venturini

Simone Venturini

Simone Venturini, nato a Fano, Biblista e Professore di Ebraico e Studi biblici è da sempre in prima linea nel settore della divulgazione e della formazione. Vive a Roma insieme alla sua famiglia ed ha ricoperto ruoli importanti nelle più prestigiose università e istituzioni pontificie di Roma. La sua mission è quella di dare alla gente gli strumenti indispensabili per approfondire la Bibbia e capire il senso della vita e della storia.

il nome

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Se vuoi verificare il significato originale della Bibbia, per capire meglio cosa accade nel mondo e uscire dall’ansia della precarietà, di una vita senza radici, il video corso di ebraico antico è ciò che fa per te!

CORSO BIBLICO

Pensi che la Bibbia sia un libro che parli solo del passato? Credi che la Bibbia non abbia nulla a che fare con la tua vita, oggi? Scopri il corso che ti farà cambiare idea e crollare tanti luoghi comuni

Articoli correlati

Giacobbe: il furbetto

Giacobbe: il furbetto

Giacobbe - יַעֲקֹב‎ (Yaʿakov "soppianterà", ma anche con un riferimento al fatto che fu preso per un calcagno עָקֵב "aqev" al momento del parto) - noto anche come Israele, è un personaggio biblico di cui si parla nella Genesi (capp. 25.27-33). È il figlio di Isacco e...

La risata serpentina e ingannatrice

La risata serpentina e ingannatrice

Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto ... Genesi 3,4 Questa è la risposta decisa e netta del serpente, di chi sta per trascinare la donna nel suo orribile ed oscuro mondo. Nel mio libro La Bibbia riscritta e commentata ho reso l'esclamazione in...

I cieli o i “due cieli” שָׁמַ֫יִם?

I cieli o i “due cieli” שָׁמַ֫יִם?

Nella Lingua italiana, il nome può trovarsi in due condizioni: singolare e plurale. Questo stato del nome, viene comunemente chiamato "numero" del nome. Normalmente, in nessuna scuola elementare, media o superiore viene insegnato che esiste anche un altro stato del...

SCOPRI I TESORI DELLA BIBBIA EBRAICA

CON I MIEI CORSI

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Un corso unico, che ti consente di imparare l’ebraico in maniera basilare fin dal primo livello. Dalla Genesi, ai profeti, ti do le chiavi del tuo mondo interiore…

CORSO BIBLICO

Una vera e propria scuola di interpretazione biblica. Ogni testo viene studiato a più livelli, attualizzandolo e portandolo direttamente alla tua esperienza di vita.

biblepedia

La Bibbia come non te l’hanno mai spiegata

La storia di Giuseppe: quando Dio vede e provvede

La storia di Giuseppe - יוֹסֵף (yosef "egli [Dio] aggiungerà, accrescerà" -  è uno dei racconti più famosi della Bibbia. Giuseppe era il figlio preferito di Giacobbe e Rachele, cosa che creò gelosia e rivalità tra lui e i suoi fratelli. Nella storia di Giuseppe sono...

COME POSSO AIUTARTI?

Privacy Policy

1 + 11 =

error: Il contenuto è protetto