Si è detto che il contesto politico e sociale più favorevole all’inizio dell’attività letteraria deuteronomistica (Dtr) è l’epoca di Giosia.
La parte più antica del libro di Giosuè
Come per il Deuteronomio, così la la parte più antica del libro biblico Giosuè è probabilmente funzionale agli intenti politici di Giosia. I racconti di conquiste e battaglie erano perciò strumentali all’affermazione dell’indipendenza politica e militare di Giuda.
A tal fine, a YHWH furono attribuite le qualità di un dio nazionale – come era d’uso tra gli Assiri – garante dell’autonomia politica del suo popolo.
La parte più antica del libro di Giosuè potrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) essere costituita da alcune parti all’interno dei capitoli 5-12.
Confronto tra il libro di Giosuè e i testi neo assiri
Il tema dominante è che le vittorie d’Israele sono dovute tutte all’intervento di YHWH, vero re di Giuda. Il fatto che YHWH combatterà per Israele, lasciando – per così dire – a Giosuè un ruolo secondario e comunque sempre di leader di Israele è chiaro nel confronto tra Gs 5,13-14 e un resoconto della campagna di Assurbanipal contro Elam:
TESTO ASSIRO:
Ishtar che dimora in Arbela entrò, con alcune faretre appese a destra e a sinistra e con un arco in mano. Aveva brandito una spada appuntita e affilata, pronta per la battaglia. Tu stavi davanti a lei e lei ti parlò come una madre che ti ha messo al mondo … tu le dicesti: «Dovunque vai, verrò con te». Ma la signora delle signore ti rispose: «Tu sta qui al tuo posto … finché io vada a realizzare quel compito …
TESTO DI GIOSUÈ 5,13-6,2
Mentre Giosuè era presso Gerico, alzò gli occhi ed ecco, vide un uomo in piedi davanti a sé che aveva in mano una spada sguainata. Giosuè si diresse verso di lui e gli chiese: «Tu sei per noi o per i nostri avversari?». Rispose: «No, io sono il capo dell’esercito del Signore. Giungo proprio ora». Allora Giosuè cadde con la faccia a terra, si prostrò e gli disse: «Che dice il mio signore al suo servo?». Rispose il capo dell’esercito del Signore a Giosuè: «Togliti i sandali dai tuoi piedi, perché il luogo sul quale tu stai è santo». Giosuè così fece.
Ora Gerico era saldamente sbarrata dinanzi agli Israeliti; nessuno usciva e nessuno entrava. Disse il Signore a Giosuè: «Vedi, io ti metto in mano Gerico e il suo re.
Giosia è Giosuè?
Nell’edizione più antica Giosuè rappresenta il Re come intermediario tra il dio nazionale e il popolo. Chi scrisse questa storia visse presumibilmente ai tempi di Giosia, il re che Giosuè incarna.
Tra l’altro, Giosia e Giosuè sono nomi strettamente apparentati in ebraico. In questa prima edizione del libro di Giosuè si riconosce in filigrana la politica espansionistica di Giosia, che cercò di conquistare parte del Regno del Nord che si trovava sotto il potere neo-assiro (per es. Beniamino, immediatamente a nord di Giuda, cfr. Gs 8 e 9).
In Gs 9, l’alleanza con i gabaoniti attesta la pratica diffusa dei re neo-assiri che ricevono l’obbedienza dei popoli vassalli, offrendo loro protezione contro i nemici che si coalizzano contro di essi (cfr. Gs 10).
Il potere di Giosuè sul sole e sulla luna – Gs 10,12-13) sarebbe da attribuire all’intento del primo dtr di dimostrare la superiorità di YHWH – rappresentato da Giosuè da lui scelto – sulle divinità del pantheon assiro.
La prima edizione di Giosuè, si chiudeva forse con 11,23 oppure con 21,43-45.
Fisionomia della prima edizione del libro di Giosuè, la parte più antica
I capitoli 13-19 hanno un’origine assai posteriore. La prima edizione di Giosuè fu dunque particolarmente influenzata – come già il Dt – dall’ideologia e dal linguaggio politico neo-assiro. Il fine era di creare una storia militare volta a legittimare l’occupazione del paese.
In tal senso, questo racconto è ben diverso dai racconti patriarcali, per esempio, dove Israele sembra quasi un’entità autoctona (Gen 12-36).
Sul piano storico, è assai inverosimile la conquista militare di Canaan da parte degli ebrei. Probabilmente, ciò fu invece frutto dell’ideologia nazionalistica che caratterizzava i circoli deuteronomistici all’epoca di Giosia, negli ultimi anni del Regno di Giuda.