La terza parte del Libro dei Salmi è composta dai Salmi 72-89. Questi salmi offrono un’ampia varietà di esperienze spirituali, riflessioni teologiche e richieste di aiuto rivolte a Dio.
Caratteristiche della terza parte dei Salmi
Salmi regali e davidici: questa sezione dei Salmi racchiude una serie di preghiere e lodi che sembrano essere associate alla monarchia israelita, in particolare al re Davide e ai suoi discendenti.
Il Salmo 72, ad esempio, è una preghiera per il re, richiedendo giustizia e benedizioni divine per il sovrano. Questi salmi celebrano la figura del re come un leader scelto da Dio per governare con giustizia.
Lamentazioni e richieste di aiuto: come molte altre parti dei Salmi, questa sezione contiene anche salmi di lamento e supplica.
I salmi 77 e 86, ad esempio, esprimono il dolore e la sofferenza di coloro che si rivolgono a Dio in cerca di conforto e aiuto. Questi salmi testimoniano la fiducia degli autori nell’ascolto compassionevole di Dio.
Riflessioni teologiche: questa parte offre anche una profonda riflessione teologica. Il Salmo 82, per esempio, affronta il tema della giustizia divina. Questi salmi sfidano i lettori a considerare le implicazioni della fede e la relazione tra Dio e l’umanità.
Alcuni esempi di Salmi
Salmo 73 – La questione del male e della prosperità degli empi: questo salmo affronta il dilemma etico del perché gli empi prosperano mentre i giusti soffrono. L’autore esprime una certa rabbia e quasi invidia nei riguardi degli empi, ma alla fine trova conforto nella presenza di Dio:
Quanto è buono Dio con i giusti,
con gli uomini dal cuore puro!
Per poco non inciampavano i miei piedi,
per un nulla vacillavano i miei passi,
perché ho invidiato i prepotenti,
vedendo la prosperità dei malvagi.
Non c’è sofferenza per essi,
sano e pasciuto è il loro corpo.(vv. 1-3)
Salmo 84 – La Casa di Dio: questo salmo celebra la bellezza della casa di Dio e il desiderio di dimorare alla sua presenza. Esprime un profondo desiderio di comunione con Dio e l’amore per il luogo sacro:
Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
L’anima mia languisce
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.(vv. 2-3)
Salmo 86 – Una preghiera di supplica: questo salmo è una preghiera di supplica e lamentazione. L’autore chiede a Dio di ascoltare la sua preghiera e di mostrare pietà. Rappresenta una sincera ricerca di aiuto divino:
Signore, tendi l’orecchio, rispondimi,
perché io sono povero e infelice.
Custodiscimi perché sono fedele;
tu, Dio mio, salva il tuo servo, che in te spera.
Pietà di me, Signore,
a te grido tutto il giorno.
Rallegra la vita del tuo servo,
perché a te, Signore, innalzo l’anima mia.(vv. 1-4)
Salmo 89 – L’Alleanza con Davide: questo lungo salmo riflette sull’alleanza di Dio con il re Davide e la sua discendenza, sostenendo che Dio manterrà la Sua promessa e stabilirà il trono di Davide per sempre:
Canterò senza fine le grazie del Signore,
con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli,
perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»;
la tua fedeltà è fondata nei cieli.
«Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide mio servo:
stabilirò per sempre la tua discendenza,
ti darò un trono che duri nei secoli».(vv. 2-5)
La questione della numerazione dei Salmi
In tutte le Bibbie in lingua moderna, i Salmi vengono numerati da 1 a 150. Vi sono però delle differenze tra le antiche versioni.
Per esempio, la LXX e la Vulgata, riuniscono i Salmi 9 e 10 della Bibbia ebraica in un solo Salmo, il 9. Queste due versioni riuniscono il Salmo anche il Salmo 114 e 115 ebraici nel Salmo 113. Esse dividono il Salmo 116, che diventa il Salmo 114 e 115, e il Salmo 146, che diventa il Salmo 146 e 147.
Per questi motivi, la numerazione dei Salmi diverge tra una versione della Bibbia ed un’altra. L’attuale versione del 2008 segue per esempio la numerazione ebraica.