👤 Personaggi principali: nomi ebraici e significato
- דָּוִד (Dāwīd) – Davide, “amato”
➔ Fuggitivo e astuto, si rifugia tra i Filistei. - שָׁאוּל (Šā’ûl) – Saul, “chiesto [a Dio]”
➔ Re in declino, angosciato dal silenzio di Dio. - אָכִישׁ (ʾĀḵîš) – Achish, “uomo [fratello] di potere”
➔ Re di Gat, accoglie Davide tra i suoi mercenari. - שְׁמוּאֵל (Šəmûʾēl) – Samuele, “Dio ha ascoltato”
➔ Profeta morto, evocato dallo spirito. - בַּעֲלַת־אוֹב (Baʿălaṯ-ʾōḇ) – La donna di Endor, “padrona di uno spirito di evocazione”
➔ Pratica la necromanzia, evocando l’ombra di Samuele.
🏴 Davide tra i Filistei: strategia e doppiezza (1Sam 27,1–12)
Temendo per la propria vita, Davide si rifugia a Gat presso Achish. Il re filisteo gli concede la città di Ziklag. Davide compie incursioni contro popolazioni nemiche d’Israele, ma mente ad Achish fingendo di attaccare il Sud di Giuda.
«Davide pensò: “Un giorno perirò per mano di Saul; non c’è nulla di meglio per me che fuggire nel paese dei Filistei”» (1Sam 27,1).
«Achish si fidava di Davide e pensava: “Si è reso odioso al suo popolo Israele, e sarà mio servo per sempre”» (1Sam 27,12).
Il comportamento ambiguo di Davide mostra un’acuta intelligenza politica, ma anche una tensione morale non risolta.
🧟 Saul e la strega di Endor: il re senza parola (1Sam 28,1–25)
I Filistei si preparano alla guerra. Saul, disperato e senza guida, non riceve risposta da Dio né per sogni, né per urim, né per profeti. Si rivolge allora a una negromante di Endor per evocare Samuele.
«Saul consultò il Signore, ma il Signore non gli rispose né per sogni, né per urim, né per profeti» (1Sam 28,6).
Travestito, Saul chiede alla donna di evocare Samuele. L’apparizione (descritta in modo impressionante) annuncia la sua morte imminente e la disfatta d’Israele.
«Domani tu e i tuoi figli sarete con me» (1Sam 28,19 – parole dell’ombra di Samuele a Saul).
Il racconto si chiude con Saul atterrato, senza forze, alimentato solo dal cibo della donna, simbolo di un re ormai svuotato di autorità e comunione con Dio.
📜 Temi storici
- La guerra come sfondo politico:
I Filistei si preparano a una guerra decisiva. Il posizionamento di Davide tra i nemici è politicamente delicato, ma anche simbolico: il futuro re è momentaneamente tra gli stranieri. - Crisi della monarchia:
Saul è un re senza profeta, senza sacerdoti e senza parola. Incarna la decadenza di un potere isolato da Dio. - Ruolo delle città cananee (Endor, Gat):
Il testo riflette una geografia del confine: Ziklag e Endor sono spazi ambigui, ai margini della fede e della legge.
📖 Temi teologici
- Silenzio di Dio e giudizio:
Il silenzio del Signore verso Saul non è casuale: è segno del giudizio divino per la sua disobbedienza (cfr. 1Sam 15). In contrasto, Davide anche tra i Filistei resta sotto la guida implicita della provvidenza. - Usurpazione del sacro:
Saul, re “unto”, cerca la parola profetica dove è proibito, varcando i confini tra vita e morte. Il suo gesto è blasfemo e disperato (cfr. Dt 18,10-12). - L’ambiguità morale del prescelto:
Davide mente ad Achish e uccide per non lasciare testimoni. Non è senza ombre, ma sa dove fermarsi. In ciò è figura del Messia: giusto perseguitato, ma mai privo della presenza divina. - L’autorità di Samuele anche dopo la morte:
Samuele, sebbene defunto, è ancora portatore della verità di Dio. Il suo spirito parla con autorità profetica, annunciando la disfatta di Saul. La sua parola è ferma, come in vita.
📎 Appendice: Necromanzia e chiaroveggenza in Israele antico
📖 negromanzia e chiaroveggenza
In 1 Samuele 28,3 ci sono dei termini che riguardano la pratica di evocazione degli spiriti e di chiaroveggenza, essi sono:
- אוֹב (ʾōḇ) – spirito evocato / spirito di evocazione / negromanzia (cfr. Lev 19,31; 20,27)
➔ Indica un’entità spirituale evocata oppure il medium stesso. La radice suggerisce un suono cavernoso, forse legato alla voce evocata dal ventre (si pensi anche al legame con l’utero o il ventre – ʾāḇ, ʾēḇeh). - יִדְּעֹנִי (yidʿōnî) – indovino, /conoscitore (da yadaʿ, “conoscere”)
➔ Termine per l’esperto di pratiche divinatorie (Lev 19,31; Dt 18,11). È figura di chi cerca la conoscenza al di fuori della rivelazione.
❌ Perché tali pratiche erano proibite?
- Perché negano la centralità della rivelazione di YHWH
➔ Chi consulta i morti presume di forzare Dio o di sostituirlo con canali alternativi (cfr. Is 8,19). - Perché falsano il tempo del giudizio
➔ I defunti appartengono a Dio. Consultarli è invadere un regno che non ci appartiene. - Perché fomentano l’idolatria e l’illusione
➔ ’ōḇ è spesso legato a culti cananei. Israele è chiamato alla purezza della fede in un Dio vivente, non in ombre (Dt 18,10–14).