Il libro dell’Esodo, letterariamente legato al libro della Genesi (Es 1,1-5), si apre con l’oppressione degli Ebrei da parte del Faraone e l’uccisione di tutti i neonati ebrei (Es 1,8-22).
Uno di questi bambini scampa all’eccidio – Mosè – poiché viene trovato dalla figlia del Faraone. Cresciuto a corte, inizia subito a prendere le difese degli ebrei, ma fallisce ed è costretto a fuggire a Madian (Es 2,1-22).
Dio gli si rivela per nome e gli ordina di tornare in Egitto per chiedere al Faraone di lasciar partire gli Ebrei (Es 2-4). Il primo tentativo fallisce e Mosè va in crisi.
Il Signore rinnova la sua chiamata e manda Mosè ed Aronne nuovamente dal Faraone (Es 5-7,13). Il Faraone non vuole ascoltare e il Signore manda dieci terribili flagelli (7,14-12).
Dopo la celebrazione della Pasqua (Es 12-13), il Faraone decide finalmente di lasciarli partire. Dopo la miracolosa traversata dal Mar Rosso, alla guida di Mosè gli ebrei giungono al Monte Sinai (13,17-18).
Qui il Signore dà a Mosè le tavole della legge (“I dieci comandamenti”) ed altre leggi che dovevano regolare la vita del futuro Israele (Es 19-24). Il Signore dà a Mosè delle istruzioni dettagliate per la costruzione del santuario e l’avvio del culto in Israele (Es 25-31).
Ma il popolo si ribella (Es 32) e il Signore dà nuovamente le tavole della legge a Mosè, dopo che egli le aveva spezzate e dopo aver punito i ribelli (Es 33-34).
Infine, Mosè ordina agli Israeliti di costruire il santuario secondo le indicazioni del Signore (Es 35-40).
Anche il libro del Levitico è strettamente legato al contesto precedente (cf. Es 40,36-38 e Lv 1,1). Il libro inizia con una serie di istruzioni sui vari tipi di sacrifici caratterizzanti il culto d’Israele (Lv 1-7).
Segue il rituale per l’investitura dei sacerdoti (Lv 8-10) e il complesso regolamento riguardante il puro e l’impuro (Lv 11-16).
Il cosiddetto “codice di santità” (Lv 17-26) regola poi tutta la vita degli Israeliti, chiamati ad essere “santi come il Signore”. Un’appendice riporta le regole per la soddisfazione di voti emessi (Lv 27).
Collegato al libro precedente (cf. Lv 27,34 e Nm 1,1), il libro dei Numeri inizia con un censimento degli Israeliti partiti dall’Egitto (Nm 1).
Segue poi la descrizione dell’accampamento nel deserto diviso per le tribù d’Israele (Nm 2) e il censimento della tribù dei leviti (Nm 3-4).
Dopo una serie di prescrizioni su voti, leggi e consacrazioni varie (Nm 5-8), riprende il cammino nel deserto dopo la lunga sosta al Sinai (Nm 9-10).
Dopo le prime tappe nel deserto ed alcune lamentazioni (Nm 11-12), alcuni Israeliti sono inviati come esploratori nella terra di Canaan, il paese dove erano diretti.
Il loro rapporto demoralizza gli Israeliti, che si ribellano contro Mosè e vengono puniti da Dio (Nm 13-14).
Dopo una serie di leggi sui sacrifici, un’ennesima rivolta a Mosè ed una illustrazione dei poteri concessi ai sacerdoti e leviti (Nm 15-19), riprende il cammino degli Israeliti, fino alla Transgiordania (Nm 20-25).
Dopo un nuovo censimento, la descrizione di altre leggi e delle feste d’Israele (Nm 26-30), Israele sconfigge alcune popolazioni ad est del Giordano, dove si installano le tribù di Ruben e Gad (Nm 31-32).
Segue, infine, il sommario dell’esodo e chiudono il libro alcune disposizioni sulla futura spartizione di Canaan (Nm 33-36).
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