Sono passati vent’anni da quando l’Arca dell’alleanza è stata restituita dai Filistei. Il popolo, umiliato e provato, comincia a desiderare sinceramente Dio. È in questo clima che emerge la figura di Samuele, presentato in una luce nuova: non solo profeta, ma anche giudice e guida spirituale.
🧑🤝🧑 I personaggi principali
- שְׁמוּאֵל – Shemu’el (Samuele)
Significa “Il suo nome è Dio” o “Dio ha ascoltato”. È il profeta scelto da Dio fin dall’infanzia, ora maturo, che assume il ruolo di giudice (shofet) d’Israele, conducendo il popolo alla conversione e alla vittoria. - בְּנֵי יִשְׂרָאֵל – Bene Yisrael (Figli d’Israele)
Il popolo eletto, spesso smarrito e diviso, ma pronto a tornare a Dio sotto la guida di Samuele. - פְּלִשְׁתִּים – Pelistîm (Filistei)
I nemici storici d’Israele, ancora una volta in guerra contro il popolo di Dio, ma destinati alla sconfitta grazie all’intervento divino.
🧭 Il racconto: un popolo che ritorna a Dio
“E tutta la casa d’Israele sospirava verso il Signore” (1Sam 7,2)
Dopo anni di silenzio spirituale, il cuore del popolo comincia a battere di nuovo per il Signore. Samuele vede il momento opportuno per chiamare alla conversione autentica:
“Togliete di mezzo gli dèi stranieri… e dirigete il vostro cuore al Signore” (v. 3)
Israele risponde. Radunati a Mizpàh (מצפה, “torre di guardia” o “osservatorio”), confessano i propri peccati, digiunano e si purificano. È il segno di un risveglio spirituale profondo.
⚔️ Un giudice profeta che guida alla vittoria
Quando i Filistei attaccano, il popolo non si affida solo a simboli religiosi come l’Arca dell’alleanza, ma chiede a Samuele:
“Non cessare di gridare per noi al Signore tuo Dio” (v. 8)
Samuele offre un agnello in olocausto e invoca il Signore. La risposta è immediata:
“Il Signore tuonò con grande fragore” (v. 10)
I Filistei sono messi in fuga senza che Israele impugni la spada.
Questo evento segna un passaggio teologico fondamentale:
✔️ non è la forza militare,
✔️ non è l’Arca usata come talismano,
✔️ ma la fedeltà a Dio, mediata dal suo profeta, che porta la salvezza.
🪵 La pietra dell’aiuto: Eben-Ezer
Samuele prende una pietra e la pone tra Mizpàh e Shen, chiamandola:
אֶבֶן הָעֵזֶר – Eben Ha‘Ezer, “pietra dell’aiuto”
“Fin qui ci ha aiutati il Signore” (v. 12)
Non è solo un memoriale storico, ma un monumento spirituale, per ricordare che ogni vittoria viene dall’alto.
⚖️ Perché Samuele è anche giudice?
Il testo chiude con un ritratto ordinato e autorevole della sua missione:
- giudicava Israele in un circuito annuale: Betel, Gàlgala, Mizpàh.
- amministrava la giustizia secondo la legge di Dio.
- costruisce un altare a Rama, dove risiede: simbolo della centralità del culto e della mediazione profetica.
Samuele unisce il carisma del profeta alla funzione del giudice: non solo parla in nome di Dio, ma guida il popolo con sapienza e giustizia, facendo da ponte tra l’epoca dei Giudici e quella della monarchia.