Nel cuore della teologia ebraica stanno i concetti di צֶדֶק (tsèdeq) e צְדָקָה (tzedakàh), termini che riflettono la profondità e la complessità del concetto di giustizia nella Bibbia Ebraica. Tsèdeq generalmente si traduce come “giustizia” o “rettitudine” e si trova frequentemente nei contesti che trattano delle norme sociali e della condotta morale. Tzedaqàh, che condivide la stessa radice di tsèdeq, è spesso tradotta come “carità”, ma la sua essenza è più accuratamente descritta come “giustizia sociale” o “rettitudine attiva”.
Antico testamento
Tsédeq: la giustizia come fondamento sociale e divino
Deuteronomio 16,20 – “Segui solo la giustizia (צֶדֶק), affinché tu possa vivere e possedere la terra che l’Eterno, il tuo Dio, ti dà.”
- Questo versetto sottolinea l’importanza della giustizia come pilastro della vita comunitaria e spirituale. I commentatori come Ibn Ezra interpretano questo passaggio come un mandato per perseguire una società basata sull’equità e sulla moralità, essenziale per il benessere collettivo e il rapporto con il divino.
Salmo 33,5 – “Egli ama la giustizia e il diritto; della bontà del SIGNORE è piena la terra.”
- Il Salmo celebra la giustizia come una qualità divina, infondendo nell’ordine creato. Secondo il Midrash, questo verso dimostra che Dio non solo pratica la giustizia, ma la desidera attivamente, stabilendo un modello per l’umanità.
Tzedakah: rettitudine e responsabilità
Proverbi 21,3 – “Praticare la giustizia e il diritto è più accetto al SIGNORE che i sacrifici.”
- Qui si vede la preferenza di Dio per la giustizia attiva e comportamentale rispetto alle cerimonie religiose. Gli esegeti moderni come Michael V. Fox sottolineano che questo proverbio eleva l’etica sociale al di sopra del rituale, invitando a una profonda riflessione sull’importanza delle azioni quotidiane nel riflettere la giustizia divina.
Isaia 1,17 – “Imparate a fare il bene; cercate la giustizia, correggete l’oppressore, fate giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova.”
- Il profeta Isaia qui critica una religiosità superficiale e chiama a una giustizia radicale che trasforma la società. Gli studiosi contemporanei, come Walter Brueggemann, interpretano questo passaggio come un manifesto per una giustizia che entra nel cuore delle relazioni sociali, enfatizzando l’azione come espressione di fede autentica.
nuovo testamento
Dikaiosyne: rettitudine e redenzione
Passando al Nuovo Testamento, il concetto di δικαιοσύνη (dikaiosyne) porta avanti e trasforma i temi di tsèdeq e tzedaqàh. Qui, dikaiosyne si collega strettamente alla giustizia divina e alla giustificazione degli esseri umani attraverso Cristo.
Una visione cristiana
Romani 3,22-24 – “Questa giustizia di Dio viene mediante la fede in Gesù Cristo, a tutti e su tutti quelli che credono… essendo giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.”
- Paolo esplora qui la giustizia come un dono divino accessibile attraverso la fede. Secondo N.T. Wright, un rinomato teologo, questo testo rivela come la giustizia di Dio sia stata realizzata attraverso la morte e la resurrezione di Cristo, offrendo redenzione e restaurazione per tutti coloro che credono.
Matteo 5,20 – “Perché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete mai nel regno dei cieli.”
- In questo frammento del discorso della montagna, Gesù sfida i suoi discepoli a ricercare una giustizia che va oltre la legalità formale per toccare il cuore e la mente. Gli studiosi come John P. Meier sottolineano come Gesù qui elevi le aspettative etiche, invitando a una giustizia interna e trasformativa che rifletta veramente la volontà di Dio.
Un’etica di giustizia trasformativa
Attraverso i secoli, il concetto di giustizia ha guidato i fedeli in un viaggio di riflessione etica e azione. Da tsèdeq e tzedaqah a dikaiosyne, le Scritture offrono una visione robusta e complessa della giustizia, che sottolinea tanto la responsabilità individuale quanto quella collettiva, invitando continuamente a una vita di rettitudine attiva e compassione profonda. Questa tradizione di giustizia non solo modella le comunità di fede ma offre anche una lente attraverso cui vedere e trasformare il mondo.