Il capitolo 12 del libro della Genesi racconta come Dio chiamò Abramo, allora noto come Abram, e gli ordinò di lasciare la sua terra natale e la sua famiglia per recarsi in un luogo che Dio gli avrebbe indicato. Abramo, insieme a sua moglie Sarai e suo nipote Lot, obbedì e partì portando con sé tutti i suoi beni. Quando arrivò a Canaan, Dio gli apparve e gli promise che quella terra sarebbe appartenuta ai suoi discendenti. In risposta, Abramo costruì un altare per rendere omaggio a Dio.
Poco dopo, una grave carestia colpì la regione e Abramo decise di spostarsi verso l’Egitto per trovare sostentamento. Preoccupato per la propria sicurezza a causa della bellezza di sua moglie, Abramo mentì ai faraoni egiziani dicendo che Sarai era sua sorella. Il faraone, credendo a questa affermazione, accolse Sarai nel suo palazzo. Tuttavia, Dio intervenne causando gravi piaghe al faraone e alla sua casa. Questo portò il faraone a scoprire la verità sulla relazione tra Abramo e Sarai. Dopo aver appreso che Sarai era in realtà la moglie di Abramo, il faraone rimproverò Abramo per non aver detto la verità e lo mandò via dall’Egitto insieme a sua moglie e a tutte le ricchezze che avevano accumulato durante la loro permanenza.
Ur dei Caldei
Ur dei Caldei, menzionata nella Bibbia come città natale di Abramo, è identificata con l’antica città di Ur. Oggi, questo sito corrisponde all’area vicino alla moderna città di Nasiriyah, nel sud dell’Iraq.
Ur era una delle città più importanti della civiltà sumerica, che fiorì tra il 3800 e il 2000 a.C. La città raggiunse il suo apice intorno al 2100 a.C. sotto il regno di Ur-Nammu, che fondò la Terza Dinastia di Ur e promulgò uno dei più antichi codici di leggi conosciuti.
Gli scavi archeologici a Ur sono iniziati seriamente nella metà del XIX secolo, con importanti scoperte effettuate principalmente negli anni ’20 e ’30 del XX secolo sotto la guida di Sir Leonard Woolley. Una delle scoperte più significative fu quella delle tombe reali, dove furono trovati incredibili manufatti di grande valore artistico e culturale, inclusi gioielli, armi, strumenti musicali e oggetti di lusso che indicavano un alto grado di raffinatezza e ricchezza.
Gli scavi hanno rivelato anche importanti strutture architettoniche, come il famoso ziggurat di Ur, una grande struttura a gradoni dedicata al dio della luna Nanna, divinità principale della città. Questo ziggurat serviva come centro religioso e era uno dei più imponenti e meglio conservati dell’antica Mesopotamia.
Il capitolo 12 di Genesi segna l’inizio di un patto tra Dio e Abramo, che estende la sua influenza ai discendenti di Abramo, dando origine al popolo ebraico. In un’epoca in cui le migrazioni e le alleanze tra divinità e leader erano comuni nel Vicino Oriente antico, la storia di Abramo si distingue per la sua fondazione sulla fede piuttosto che su atti di eroismo o conquiste militari.
La prova della fede di Abramo
Abramo lascia Ur dei Caldei, una città avanzata per cultura e civiltà, rispondendo alla chiamata di Dio. Questo viaggio richiede di abbandonare sicurezza, casa e terra, affidandosi completamente alla promessa divina. Il soggiorno di Abramo in Egitto evidenzia ulteriormente le prove della sua fede: la paura di ritorsioni a causa della bellezza di Sarai lo spinge a mentire, dicendo che è sua sorella. Tuttavia, l’intervento divino per proteggere Sarai dal faraone dimostra che Dio mantiene le sue promesse nonostante le paure umane.
Riflessioni per l’uomo moderno
La storia di Abramo offre insegnamenti significativi per l’uomo contemporaneo, specialmente nell’epoca di cambiamenti rapidi e spesso incerti. La figura di Abramo ci incoraggia a mantenere la fede e la fiducia durante i periodi di incertezza. La sua vita è un esempio di come la fede in un potere superiore possa guidare attraverso sfide formidabili, suggerendo che esista un disegno più ampio e benefico oltre la nostra immediata comprensione.
Eredità di Abramo e impatto collettivo
Attraverso il suo viaggio e le sue azioni, Abramo non solo segue una promessa, ma stabilisce un modello di resilienza e dedizione a valori spirituali profondi. La sua eredità è una testimonianza del potere della fede che ha plasmato la storia di un intero popolo. La lezione di Abramo, quindi, non è solo una narrazione storica ma anche un principio vivente di speranza e guida attraverso i secoli, rafforzando l’importanza di ascoltare e perseguire una vita guidata da valori autentici e profondi.