(Articolo di Lisetta Delsoldato)
Dico: «Chi mi darà ali come di colomba
per volare e trovare riposo?
Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
In fretta raggiungerei un riparo
dalla furia del vento, dalla bufera».(Sal 55,7-9)
Ali come di colomba
אֵ֭בֶר כַּיּוֹנָ֗ה
‘ever kayyònah
Un termine che, nelle sua semplicità, tocca il cuore. La colomba è un animale fragile, Il suo cuore trema davanti ai nemici: non può affrontate dei combattimenti. Chiunque è più forte di lei.
Ma ha le ali che le permettono di fuggire, di volare via, lontano dalle difficoltà. Le ali della colomba non sono possenti come quelle dell’aquila. L’aquila è maestosa e forte. Di nulla ha paura. Può contare sulla sua forza per volare in alto.
La piccola e fragile colomba, tuttavia, può volare “lontano”. Il salmista si identifica con la fragile colomba e desidera un luogo dove fuggire. Un luogo insolito: il deserto (in Ebr. בַּמִּדְבָּ֣ר bamidbar “nel deserto”).
Deserto: ascolto di Dio
Il salmista vede nel deserto un luogo di pace, un rifugio, un luogo di incontro con Dio. Nel deserto, Dio aveva condotto il Suo popolo per 40 anni, rivelandosi e prendendosene cura con tenerezza. Il salmista desidera ali di colomba per fuggire presso Dio e trovare in Lui protezione.
Il deserto è anche il luogo del “nulla”, ma proprio per questo un luogo carico di possibilità per un futuro diverso e migliore. Dio invita a liberarsi dalle emozioni del passato e di mettere il cuore laddove corre il nostro più autentico desiderio.
La fede, la preghiera , sono come delle ali che ci conducono alla presenza di Dio. Possa anche il nostro cuore avere “אֵ֭בֶר כַּיּוֹנָ֗ה” “ali di colomba” per volare alla presenza di Dio e tuffarci tra le Sue braccia.