Ho cominciato a studiare l’Ebraico all’età di 19 anni, perché già da allora avevo deciso di studiare l’esegesi, ossia l’interpretazione della Bibbia e per farlo occorreva imparare l’Ebraico e il Greco.
Dovetti prima studiare Teologia e poi, nel 1990, iniziai a studiare al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove conseguii prima la Laurea e poi anche il Dottorato in Scienze bibliche.
Tesi su Qumran
Feci una tesi sui famosi manoscritti di Qumran. Si tratta di testi scoperti nel lontano 1947, sulla riva nord occidentale del Mar Morto. Sono stati trovati tantissimi manoscritti, molti dei quali riportanti testi biblici, alcuni databili intorno al I sec. a.C.
Fu per me eccitante studiare e analizzare testi così antichi, che mi facevano toccare con mano l’importanza del libro che è al centro dei miei interessi: la Bibbia.
Studiare l’ebraico per capire Qumran
Studiare l’ebraico, significa capire non sola la Bibbia ebraica, ma anche testi antichissimi come quelli di Qumran, che documentano il modo di pensare e di vivere degli antichi ebrei, autori della Bibbia.
Per fare un esempio, a Qumran si parla di “figli della luce” (bene ha’or) e “figli delle tenebre” (bene ha’choshek), che rappresentano due categorie di persone che, fin dalla nascita, sono tendenti ad essere buone o tendenti ad essere cattive, diciamo così.
Nel Vangelo di Giovanni – capitolo 3 – Gesù dice invece che ciò che un uomo fa dimostra che costui vive nella luce o nelle tenebre. Da qui capite l’importanza dei manoscritti di Qumran e, soprattutto, della conoscenza della lingua ebraica, che permette di fare questi importanti confronti. Per Gesù, diversamente che per gli Esseni, non esiste predestinazione, perché ciascuno sceglie di impostare la vita come vuole, operando in un modo o in un altro.
Tutto questo è possibile sapere se conosciamo l’ebraico antico, attraverso il quale saprai leggere non solo la Bibbia ebraica, ma anche i manoscritti di Qumran giungendo fino alla letteratura rabbinica e perfino la Qabbalah.