Giosia – in Ebr. יֹאשִׁיָּ֗הוּ io’shiyyahu “YHWH salverà” – fu uno dei re di Giuda e regnò dal 640 a.C. circa fino alla sua morte nel 609 a.C. È noto principalmente per la sua riforma religiosa e per il suo impegno nella distruzione degli idoli e nel ripristino del culto del Dio d’Israele.
Giosia salì al trono quando aveva solo otto anni, dopo l’assassinio di suo padre Amon. Mentre era ancora giovane, il sommo sacerdote Chelchia scoprì il “libro della legge” nel Tempio di Gerusalemme e lo portò da Giosia (cfr. 2 Re 22-23).
Questo libro – che alcuni studiosi del passato hanno identificato come il libro del Deuteronomio – affermava che Israele sarebbe stato benedetto se avesse osservato i comandamenti di Dio e maledetto se si fosse allontanato da essi (cfr. per es. Dt 7).
Dopo aver letto il libro della legge, Giosia comprese l’importanza di seguire la volontà di Dio e iniziò una riforma religiosa senza precedenti nel regno di Giuda.
Egli demolì gli altari e le immagini degli dei stranieri e purificò il tempio di Gerusalemme da tutte le pratiche pagane. Organizzò inoltre una solenne riconciliazione del popolo con il Signore, rinnovando l’alleanza con Dio secondo le prescrizioni della legge trovata.
Giosia si impegnò anche nella distruzione dei luoghi di culto pagani in tutto il regno di Giuda e nella terra di Israele, eliminando ogni forma di idolatria e promuovendo l’adorazione esclusiva del Dio di Israele. Egli si sforzò di mantenere l’unità religiosa nel regno e di promuovere una vita di obbedienza alla legge di Dio.
La riforma religiosa di Giosia ebbe un impatto significativo sulla nazione di Giuda, che visse un periodo di rinnovamento spirituale.
nonostante i suoi sforzi, Giosia non riuscì a evitare la caduta di Gerusalemme e del regno di Giuda di fronte all’ascesa dell’Impero neo-babilonese. Gerusalemme e il suo Tempio saranno distrutti nel 587 a.C., ad opera dei Babilonesi.
Nel 609 a.C., Giosia fu ucciso nella guerra contro il faraone Necao II d’Egitto, che si stava dirigendo verso la Mesopotamia per sostenere l’Impero assiro ormai al tramonto di fronte ai Babilonesi.
Nonostante la sua morte prematura, Giosia è ricordato come uno dei re più giusti di Giuda e come un fervente riformatore religioso. Tuttavia, la riforma è più un tema ideale che un evento storico unico che eliminò una volta per tutta l’idolatria nella Giudea.
Infatti, i libri dei Re, dove si parla del re, furono pesantemente influenzati da un gruppo di riformisti – chiamati deuteronomisti – che avevano appunto nei riguardi del Re Giosia una grande venerazione, quale degno erede del grande re Davide.