L’esegesi ebraica, ricca di profonde tradizioni interpretative, trova le sue radici in una vasta gamma di autori e testi rabbinici. Uno degli esempi più illustri è rappresentato dal lavoro di Rashi (Rabbi Shlomo Yitzchaki), un celebre esegeta francese del XI secolo.
Il suo commentario del Pentateuco è ancora oggi ampiamente utilizzato per la sua chiarezza espositiva e il suo approccio pragmatico all’interpretazione. Parliamo qui di alcuni importanti autori.
Rashi
Shlomo ben Yitzchak, meglio conosciuto con l’acronimo ‘Rashi’, fu un commentatore della Torah e del Talmud nel periodo medievale.
Nato a Troyes, in Francia, da giovane studiò nelle yeshivah di Worms e Mainz. All’età di venticinque anni tornò a Troyes e aprì la sua yeshivah, ossia la sua scuola.
Sostenne la sua famiglia e la sua yeshivah coltivando uva e producendo e vendendo vino.
Noto come il padre di tutti i commentatori, i suoi commentari sulla Bibbia e sul Talmud sono considerati uno strumento indispensabile per lo studio della Torah. Egli voleva trovare il significato (peshat) o (senso letterale) di ogni versetto.
Ecco un esempio tratto dal suo commento a Genesi 1,1:
“In principio ‘Elohim creò” ( … בְּרֵאשִׁ֖ית בָּרָ֣א אֱלֹהִ֑ים). « … Questo versetto richiede una spiegazione secondo il modo in cui i nostri Rabbini l’hanno interpretato: Dio ha creato il mondo per amore della Torah, chiamata (Proverbi 8,22) l’inizio (רֵאשִׁית) della Sua (di Dio) via, e per amore di Israele, chiamato (Geremia 2,3) l’inizio (רֵאשִׁית) del Suo (di Dio) incremento … »
Ibn Ezra
Avraham ben Meir ibn Ezra, meglio conosciuto semplicemente come Ibn Ezra, fu un commentatore medievale della Torah, poeta, filosofo e grammatico spagnolo.
Pur avendo scritto di grammatica, filosofia, astronomia, medicina e matematica, è noto piuttosto per i suoi commentari biblici, che, insieme a quelli di Rashi, sono diffusi e famosi.
I suoi commentari si concentrano sulle spiegazioni grammaticali e sul significato del testo. La sua poesia è ancora letta e cantata durante le liturgie. Ibn Ezra conobbe una grande povertà e viaggiò molto, quasi incessantemente, insegnando e stabilendo connessioni con altri studiosi.
Ecco un esempio della sua esegesi su Genesi 1,1, a proposito del nome ‘Elohim (אֱלֹהִים)
« … Elohim (Dio) è al plurale. Sappiamo questo perché ci imbattiamo nella forma singolare Elo’ah. Elohim è utilizzato per motivi stilistici. Ogni lingua ha un linguaggio onorifico.
Nelle lingue non ebraiche, quando un inferiore si rivolge a un superiore, impiega il plurale. In arabo, è consuetudine che un dignitario come un re parli al plurale.
Anche in ebraico, è considerato un segno di dignità utilizzare il plurale quando si parla di un superiore. Questo è il caso delle parole adonim (signori) e be’alim (proprietari). Così la Scrittura dice: un signore crudele (אֲדֹנִ֣ים adonim) (Isaia 19,4).
I midrashim
I midrashim sono raccolte di esegesi rabbiniche, fondamentali nell’interpretazione biblica e sono attestate in diverse opere tra cui il Midrash Rabbah e il Midrash Tanhumah.
Il midrash rabbah (“grande midrash”) è un’opera che racchiude i commentari a Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, Cantico dei Cantici, Rut, Ester, Lamentazioni e Qoelet.
Ecco un esempio di commento rabbinico a Genesi 1,3 “Bereshit Rabbah” (creazione della luce):
« … Dio disse: ‘Sia la luce’ – Il rabbino Yitzḥak iniziò: ‘Le tue parole iniziali illuminano; portano comprensione [ai semplici]’ (Salmo 119,130). Il rabbino Yehuda e il rabbino Neḥemya, il rabbino Yehuda dice: La luce fu creata per prima. Questo è analogo a un re che cercava di costruire un palazzo, ma quella posizione era oscura. Cosa fece? Accese lampade e lanterne per capire come avrebbe posato le fondamenta. Così, anche la luce fu creata per prima … ».
Ramban
Moshe ben Nachman, conosciuto anche come Ramban, fu un eminente studioso della Torah nel Medioevo, autore di commentari sulla Torah e sul Talmud.
Il commentario di Ramban sulla Torah critica spesso i commentari precedenti e incorpora insegnamenti cabalistici. Nacque a Gerona, in Spagna, dove fondò una grande yeshivah che formò centinaia di discepoli diventati leaders della comunità ebraica spagnola.
Nel 1263 partecipò a un dibattito a Barcellona con un ebreo apostata di nome Pablo Christiani, su richiesta della Chiesa. Nel 1267, all’età di 72 anni, emigrò in Terra Santa, stabilendosi ad Akko (Acri), dove morì all’età di 76 anni.
Ecco un esempio di esegesi di Genesi 1,6 (creazione del firmamento):
Dio disse ora che la sostanza che era venuta in essere per prima – quella che Egli aveva creato dal nulla – dovesse essere un firmamento, disteso come una tenda in mezzo alle acque, separando tra le acque dalle acque.