Il passo biblico di Deuteronomio 6,4-9 è uno dei pilastri fondamentali della fede ebraica, noto anche come “Shema Israel” (שְׁמַ֖ע יִשְׂרָאֵ֑ל), derivato dalla prima parola ebraica “Shema” che è in Ebraico è un imperativo e che significa “Ascolta”:
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti dò, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Dt 6,4-9
Il monoteismo
La dichiarazione iniziale, “Shema Yisrael, YHWH Elohenu, Adonai echad (יְהֹוָ֥ה אֱלֹהֵ֖ינוּ יְהֹוָ֥ה ׀ אֶחָֽד׃) ” afferma con chiarezza il monoteismo, insegnando che il Signore (יְהֹוָ֥ה YHWH, ma pronunciato Adonai oppure Hashem “il nome”) è il nostro Dio, unico e indivisibile
Questo concetto fondamentale fornisce la base per la fede ebraica, che viene ribadita nel primo comandamento:
non avrai altri dèi di fronte a me
Es 20,3
L’amore a Dio con tutto se stessi
Il versetto successivo esorta ad amare Dio con tutto il cuore, l’anima e la forza. Questa esortazione va oltre un semplice rispetto formale; piuttosto, richiede una dedizione totale e profonda.
Amare Dio con il cuore indica un amore sincero e affettuoso, con l’anima (o principio vitale) rappresentante l’essenza più profonda dell’individuo, e la forza simboleggia la totalità delle risorse fisiche e mentali.
Un comandamento di vita quotidiana
Il testo prosegue con l’invito a prendere a cuore questi insegnamenti e a insegnarli alle generazioni future. Questo non è solo un compito da svolgere in momenti specifici, ma un impegno continuo da integrare nella vita quotidiana.
Gli insegnamenti devono essere condivisi quando si è a casa e fuori, al momento di coricarsi e al risveglio.
Simboli tangibili della fede
La parte finale del passo suggerisce l’uso di simboli tangibili per ricordare costantemente la legge divina. L’idea di legare gli insegnamenti come un segno sulla mano e come un simbolo sulla fronte indica l’importanza di avere la fede presente nelle azioni e nei pensieri di ogni giorno:
Inoltre, l’iscrizione dei comandamenti sui cardini della porta e sui cancelli di casa simboleggia il fatto che la fede deve permeare ogni aspetto della vita domestica e comunitaria:
li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Si tratta del contenitore che si mette invece sulle architravi degli ingressi delle case degli ebrei ancor oggi, contenente il testo dello shema e altri precetti tra cui l’obbligo di insegnare la Torah: la mezuzah.
Origine del brano
Gli studiosi hanno dibattuto a lungo sull’origine e la formazione del brano di Deuteronomio 6,4-9. Mentre le opinioni possono variare, alcune delle principali teorie includono:
- redazione deuteronomistica:
- Una delle teorie più comuni è che il brano appartenga alla redazione deuteronomistica, un gruppo di autori che contribuirono alla composizione del libro del Deuteronomio e di altri testi correlati. Questi autori lavorarono probabilmente durante il periodo post-esilico per riaffermare l’importanza della fede monoteistica e della legge divina.
- Influenze cananee:
- Alcuni studiosi suggeriscono che il testo potrebbe essere influenzato dalle culture cananee circostanti. Ciò potrebbe spiegare alcune somiglianze nelle espressioni religiose e morali tra la tradizione deuteronomistica e le culture vicine.
- Tradizione orale:
- Un’altra teoria propone che il nucleo del brano potrebbe avere radici nella tradizione orale, trasmessa verbalmente prima di essere scritta. La natura solenne e memorabile del testo, specialmente nella sua prima parte (Shema Yisrael), suggerisce una possibile origine orale.
- Influenza esilica:
- Alcuni studiosi collegano la formazione del brano all’esperienza esilica, durante la quale gli ebrei furono esiliati in Babilonia. Questo periodo potrebbe aver contribuito a un rinnovato interesse per l’unità e l’importanza della fede.