Il nome Qoelet deriva dal termine ebraico קֹהֶלֶת – Qohèlet – collegato alla radice verbale ebraica קהל qahal – che significa “riunirsi, convocare un’assemblea”.
Di conseguenza, il nome Qohelet – che è un nome femminile – potrebbe essere interpretato come “colei che raduna” o “colei che convoca un’assemblea”, di qui il nome traslitterato dal Greco Ἐκκλησιαστής, ossia Ecclesiaste.
Tale designazione può essere collegata alla natura del testo stesso, in cui l’autore sembra convocare una sorta di “assemblea” di lettori per condividere le sue riflessioni sulla vita, la saggezza e la vanità.
Struttura del libro
Il Libro del Qoelet è suddiviso in 12 capitoli ed è scritto in forma di discorsi. La struttura del libro è piuttosto organica, con ciascun capitolo che si concentra su temi diversi ma collegati tra loro:
- Capitolo 1 – inizia con l’affermazione della vanità di tutto ciò che è sotto il sole. Il Qoelet riflette sul ciclo infinito delle stagioni e sulla monotonia della vita: il celebre הֲבֵ֥ל הֲבָלִ֖ים “haval havalim”, alla lettera “soffio del soffio”, tradotto erroneamente da Girolamo “vanità delle vanità”.
- Capitolo 2 – Il Qoelet parla della sua ricerca di piacere e di saggezza, ma alla fine considera tutto vanità.
- Capitolo 3 – Il celebre capitolo sui tempi della vita. Il Qoelet proclama che c’è un tempo per ogni cosa, inclusa la nascita e la morte.
- Capitolo 4 – Si affrontano temi di ingiustizia e oppressione. Il Qoelet considera la condizione dei poveri e l’inutilità della rivalità.
- Capitolo 5 – Questo capitolo esamina il concetto di fare voti e l’importanza di mantenerli.
- Capitolo 6 – Si riflette sulla frustrazione di desideri insoddisfatti e sulla morte come destino comune di tutti.
- Capitolo 7 – Il Qoelet esplora temi di saggezza e giustizia, riconoscendo che la saggezza è preziosa ma non sempre compresa.
- Capitolo 8 – Affronta la questione della sottomissione alle autorità, ma anche la realtà dell’ingiustizia.
- Capitolo 9 – Si parla della casualità degli eventi e dell’imprevedibilità della vita.
- Capitolo 10 – Il Qoelet offre consigli sulla saggezza e critica l’ottusità degli sciocchi.
- Capitolo 11 – Si esplora il tema dell’investimento e della carità, invitando a seminare bene e ad aiutare gli altri.
- Capitolo 12 – Il capitolo finale richiama alla consapevolezza della vecchiaia e della morte, invitando alla venerazione di Dio e all’osservanza dei Suoi comandamenti.
Alcuni versetti chiave
Qoelet 1,2. “Vanità delle vanità, dice il Qoelet; vanità delle vanità, tutto è vanità (soffio del soffio, tutto è un soffio).”
Qoelet 3,1-8 Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Le fasi della vita sono cadenzate da cose belle e cose brutte, avvenimenti belli e avvenimenti brutti, tutto però fa parte di una linea ondulata che porta sempre tutto nella direzione dell’Uno, di Dio.
Qoelet 7,16: non esser troppo scrupoloso
né saggio oltre misura.
Perché vuoi rovinarti?
Anche la saggezza ha un limite, come si dice “il troppo stroppia“.
Qoelet 9:11: il tempo e il caso raggiungono tutti.
Nessuno, infatti, può sottrarsi al passare del tempo e agli eventi della vita.
Temi importanti
Il Libro del Qoelet affronta diversi temi esistenziali fondamentali, tra cui:
La Vanità: il tema della vanità è centrale nel libro, sottolineando la futilità di molte delle preoccupazioni umane. Il Qoelet enfatizza che la ricerca del piacere, del potere e della ricchezza spesso si traduce in un vuoto esistenziale.
La Saggezza: il libro promuove la saggezza come un valore inestimabile. Il Qoelet incoraggia la ricerca della conoscenza e della comprensione come una via per affrontare la brevità e la futilità della vita.
La Mortalità: il concetto della morte è onnipresente nel Libro del Qoelet. Il Qoelet riflette sulla certezza della morte e su come questa consapevolezza dovrebbe influenzare la vita quotidiana.
La Giustizia e l’Ingiustizia: il Qoelet si confronta con la realtà dell’ingiustizia nella società e con la difficoltà di raggiungere una vera giustizia.
Autore, luogo e data di composizione:
L’autore tradizionale del Libro del Qoelet è il re Salomone, il figlio di Davide. Tuttavia, molti studiosi ritengono che il libro sia stato scritto in un periodo successivo, forse durante l’era post-esilica, intorno al V secolo a.C.
Ciò è basato sulla lingua e sulle tematiche del libro, che sembrano più adatte a un’epoca in cui il popolo ebraico stava affrontando sfide spirituali e politiche significative.
Il luogo di composizione è comunemente associato a Gerusalemme, ma non ci sono prove definitive per confermare questo punto.