La preghiera è relazione, perché l’uomo per sua natura è aperto al dialogo. La preghiera profonda è la relazione feconda con il Signore della nostra vita; è un rapporto fra due precisi soggetti:
la persona di Dio, che è Padre, Figlio, Spirito Santo e la persona creata da Dio come figlio o figlia, che hanno nostalgia del Padre, come il ruscello ha nostalgia della fonte.
La visione “oggettiva” di se stessi
Si deve partire anzitutto da una visione oggettiva di se stessi e di Dio per comprendere e sperimentare questa misteriosa relazione d’amore in cui consiste la preghiera profonda o preghiera di semplicità.
Questa visione chiara viene dalla rivelazione di Dio contenuta nella Sacra Scrittura e dai tanti oranti della spiritualità cristiana, chiamati Padri della Chiesa.
Dio disse: facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza … ad immagine e somiglianza di Gesù il Cristo, il primogenito di tutta la creazione
Gen 1,26-31 e Col 1,12-23
L’uomo vero è la mescolanza e l’unione dell’umano e del divino
S. Ireneo di Lione
L’uomo: un nuovo universo
ll grande architetto dell’universo ha concepito e realizzato un essere dotato di due nature, la visibile e l’invisibile, l’umana e la divina.
Dio ha creato l’uomo traendo il suo corpo dalla materia pre-esistente che ha animato con il proprio Spirito.
Cosi nacque, in un certo modo, un nuovo universo, piccolo e grande nel medesimo tempo. Dio collocò sulla terra un essere così descritto da un grande scrittore cristiano:
adoratore misto per contemplare la natura visibile, essere iniziato alla invisibile,regnare sulle creature della terra.
S. Gregorio Nazianzieno
Dio e l’uomo sono due persone in continua incontro di amore. L’uomo cerca Dio perché è da prima cercato da Dio.
Da Lui veniamo- esistiamo e siamo
At 17,2
Necessità vitale di relazione
Questa piccola premessa ci fa comprendere perché la preghiera profonda risponda ad un bisogno vitale di comunione con le persone divine.
Ognuno porta in sé Dio, è portato da Dio porta a Dio tutto ciò che è e tutto ciò che ha e sta con Dio con tutto ciò che è e che ha: ne nasce una relazione continua (cfr. Lc 18,1).
La preghiera del cuore
Ne nasce la preghiera del cuore che bene esprime la relazione profonda dei due soggetti che si incontrano per vivere in perenne comunione di amore e di scambi di doni.
La preghiera profonda può essere anche chiamata preghiera del cuore e preghiera dal cuore, perché veniamo aiutati a dimorare nel cuore, nel centro vitale e profondo della persona.
Nello Spirito questo spazio si apre all’ascolto accogliente del Signore Gesù che ci porta al Padre
Sto alla porta e busso, se mi apri entrerò e cenerò con te e tu con me
Ap 3,20
Le fasi della meditazione
Silenzio – Ascolto – Accoglienza – Adorazione e Abbandono. Sono questi i passi del cammino meditativo profondo che ciascuno può verificare in prima persona e vivere con Dio in tutte le situazioni della vita (cfr. 1 Ts 5,23).
La preghiera profonda favorisce la crescita armonica di spirito, anima e corpo, una unità psico-fisica ricevuta in dono, ma che esige anche il nostro umile e coraggioso impegno d’amore.
Lo Spirito
Infine, occorre ricordare che la vita spirituale ha la sua origine nell’azione dello Spirito Santo, che agisce da dentro la persona umana e si manifesta all’esterno, nel vissuto, nell’agire e nella mentalità del cristiano.
La presenza dello Spirito Santo nella persona umana è la partecipazione dell’Amore di Dio Padre all’uomo.
Questa partecipazione è atto costitutivo dell’uomo, perché la creazione dell’uomo è la comunicazione dell’Amore di Dio, cioè l’essenza di Dio, la sua realtà più personale.
È appunto la comunicazione della dimensione personale di Dio che rende la creatura umana persona. Lo Spirito Santo versa nei nostri cuori l’Amore di Dio Padre (Rm 5,5); L’AMORE sta alla radice della vita spirituale dell’uomo (Articolo di Melania Stefani)