In Giosué 1-12 – i cosiddetti “racconti du conquista” – YHWH appare come un vero e proprio comandante militare. Egli è alla testa d’Israele e le sue battaglie terminano spesso con stragi e stermini delle popolazioni canale.
Si tratta di un grosso problema per la fede biblica, perché molti – per un motivo o per un altro – accampano testi come questi per sostenere le proprie tesi.
Le origini di Israele
Anzitutto, vi è da dire che secondo le più recenti indagini archeologiche, lo stanziamento dei clan che poi diventeranno Israele è il termine di un processo lungo e complesso, assai diverso da quello che i testi biblici ci dicono. Infatti, l’entità Israele si è costituita in gran parte partendo dalle popolazioni canale autoctone.
Si tratta di gruppi di ribelli che nei testi egizi sono chiamati hap-biru segnalati sia in Canaan, che in Egitto. Quelli che venivano dall’Egitto, recavano con sé la storia della liberazione dalla schiavitù egizia per mano di Dio. Questa esperienza di liberazione non doveva essere così estranea e lontana dal modo di pensare degli hap-biru già presenti in Canaan, poiché anch’essi erano sottomessi all’Egitto.
Perciò, non si può parlare di una guerra lampo e di una vera e propria conquista, così come i testi bellicosi di Giosuè, lasciano intendere. Viene allora da chiedersi, da dove deriva l’immagine di un Dio bellicoso alla conquista d’Israele?
Un Dio bellicoso: perché?
Molti specialisti sostengono che la raccolta originale di Gs. 1-12 – che probabilmente non coincideva esattamente con i testi che abbiamo oggi – apparve in epoca assira, sotto il Regno di Giosia (intorno al 620 a.C.). Egli, sfruttando la diminuita presenza assira in Giuda, approfittò della situazione per integrare nel suo regno alcune parti del Regno del Nord diventato totalmente provincia assira, dopo la caduta di Samaria nel 722 a.C.
Il libro di Giosuè doveva fornire una legittimazione teologica a tale politica espansionistica. Così gli autori della Bibbia misero in parallelo Giosia e Giosuè – notare l’assonanza – elaborando una visione militare delle origini di Israele. Del resto, l’idea di un YHWH guerriero non era originale, poiché ben presente nell’ideologia assira e poi anche in quella babilonese.
Antecedenti dell’immagine di Dio bellicosa
Basti porre a confronto alcuni testi biblici e un oracolo per Asarradon, per accorgersi di come gli autori biblici si siano ampiamente ispirati a questi ultimi:
Ogni luogo che calcherà la pianta dei vostri piedi, ve l’ho assegnato, come ho promesso a Mosè … Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te; non ti lascerò né ti abbandonerò … Sii coraggioso e forte, poiché tu dovrai mettere questo popolo in possesso della terra che ho giurato ai loro padri di dare loro.
Gs 1,3.5.6
Assaraddon, re delle nazioni, non temere! [ … ] sono Ishtar di Arbela che mette i tuoi nemici sotto i tuoi piedi [ … ] non temere
Guerra santa?
I racconti di conquista assiri seguono un modello stereotipato a cui gi autori biblici si sono ispirati, elaborando un’ideologia della guerra di YHWH (cfr. anche Dt 20; Gs 10; Gdc 4). Non si tratta di guerra santa, perché in questi testi il popolo non combatte per Dio, ma è questi che combatte a favore e a fianco del suo popolo.
Tali influenze assire sono particolarmente riconoscibili in Gs 10. Come Sargon, anche Giosuè e Israele devono affrontare un enorme coalizione di re nemici. Grazie all’intervento di Dio, questi ultimi scappano. Adad e YHWH intervengono in modo miracoloso:
Il resto del popolo era fuggito per salvare la sua vita [ … ] Adad (=Dio della tempesta) [ … ] lanciò un grido verso di loro. Con l’aiuto di una pioggia torrenziale e di pietre dal cielo (=grandine) egli annichilì quelli che rimanevano.
Mentre essi fuggivano dinanzi ad Israele ed erano alla discesa di Bet-Coron, il Signore lanciò dal cielo su di essi come grosse pietre fino ad Azeka e molti morirono. Coloro che morirono per le pietre della grandine furono più di quanti ne uccidessero gli Israeliti con la spada.
Gs 10,11
Non possiamo non rammaricarci che gli autori biblici abbiano scelto proprio questo modello per presentare il Dio in cui credevano. È perfettamente comprensibile. Se però ci immedesimiamo in questi autori, al servizio di Giosia, essi volevano mostrare che YHWH era più forte degli dei assiri, Assar, Adad o Ishtar.
Si ha motivo di ritenere anche che quando nel libro di Giosuè si dice che nessuno ha il diritto di occupare Canaan, tale riferimento sia proprio agli Assiri che nel VII secolo avevano occupato il paese promesso da Dio.
Queste sono le origini dell’immagine di un Dio guerriero e bellicoso. Si tratta, perciò, di una caratterizzazione storica di YHWH, ossia di un’immagine storicamente condizionata e come tale va considerata. Proprio per questo motivo essa non va assolutizzata, né tanto meno strumentalizzata.