Il serpente disse alla donna: «No, non morirete affatto …
Genesi 3,4
Questa è la risposta decisa e netta del serpente, di chi sta per trascinare la donna nel suo orribile ed oscuro mondo. Nel mio libro La Bibbia riscritta e commentata ho reso l’esclamazione in questo modo: “Ahahah! No, non morirete affatto”.
Risata sardonica e serpentina
Chiaramente, qui non abbiamo più un animale, ma un essere estremamente raffinato e perfino diabolicamente ironico. Potremmo immaginare una persona che per tranquillizzare qualcun’altra getta il capo un po’ all’indietro e sorride sardonicamente.
Più che tranquillizzare, si direbbe che si tratta della risata di uno che è divertito davanti all’ingenuità di qualcuno che crede ingenuamente a storie fantastiche. Ma quella che Dio aveva raccontato ad Adamo non era una storia fantastica. La prospettiva mortale legata alla consumazione del frutto della conoscenza del bene e del male è la folle corsa verso l’abisso di chi crede di poter fare tutto, senza limiti né censura.
Il mestiere del serpente
Il serpente fa il suo mestiere, quello di camuffare la realtà delle cose, ingannare, distorcere per il solo gusto di vedere rovinata la creatura più bella e più eccelsa uscita dalle mani di Dio. Anche lui, secondo la Bibbia (cfr. Ezechiele 28) un giorno era il “più bello” di tutti tra gli angeli, era il “cherubino guardiano” che Dio aveva posto nel giardino dell’Eden.
Tuttavia egli si insuperbì e fu gettato fuori, divorato dalle fiamme che si sprigionarono da lui stesso. Il serpente della Genesi rappresenta questo e molto di più; esso rappresenta il mondo del male che Dio non creò, perché esso iniziò ad essere in virtù di una ribellione, di qualcosa che si staccò dal progetto di Dio, per diventare un mondo parallelo e tenebroso, costantemente rivolto verso l’abisso.
Ma Eva non sapeva tutto questo. Ciò che sapeva era l’ordine dato ad Adamo di non mangiare dell’albero; ciò che sapeva era che Dio non li avrebbe ingannati; ciò che sapeva era che si trovava in una condizione di vita – quella dell’Eden – dove non le mancava nulla. Il serpente le presenta, invece, una prospettiva migliore. Sarà vero?