In ebraico, il verbo da cui discende la parola “denaro” è כָּסַף (kasaf) e significa “attendere, desiderare ardentemente”. C’è quindi una stretta relazione tra “denaro” כֶּסֶף (kèsef) e כָּסַף (kasaf), quasi a indicare che il “desiderio celeste” (Cfr. Sal 84,3) non è in dissonanza col denaro, che può essere desiderato come buono e derivante dal divino.
Come sono nati i libri storici? – (Seconda parte)
Fino alla fine degli anni sessanta, la teoria di Martin Noth - ossia quella di un unico autore per il Dtr ( = Deuteronomista) - rimase sostanzialmente invariata, trovando principalmente conferme e qualche piccola rettifica. Tra i sostenitori, va annoverato anzitutto...