La predestinazione tra il bene e il male: tra Qumran e i Vangeli

9 Settembre 2022

La sigla del manoscritto trovato a Qumran – 1QS – indica il luogo in cui fu trovato: la prima grotta di Qumran; e al carattere del testo, regola, in ebraico Serek.  Infatti, vi è un’analogia tra il contenuto di questo manoscritto e le regole degli ordini monastici e congregazioni religiose; tra l’altro il termine ricorre più volte nel manoscritto.

Ritrovamento della regola della comunità

Fu trovato nel 1947 ed acquistato dai beduini da Mar Athanasius Jeshue Samuel, Arcivescovo siriaco della chiesa di San Marco di Gerusalemme. Nel 1948 uscì la cosiddetta edito princeps – ossia l’edizione principale – senza la traduzione. Quest’ultima fu opera di Giovanni Boccaccio e Guido Berardi.

Seguirono poi altre edizioni, man mano che venivano alla luce nuovi frammenti del manoscritto. Poiché il manoscritto è attestato in diverse copie, esso doveva avere un ruolo assai importante per gli esseni, soprattutto a Qumran, poiché contiene testi che probabilmente erano destinati alla lettura e meditazione diuturna.

Le tappe dell’ammissione in comunità

Il manoscritto descrive le diverse fasi di ammissioni di un ebreo alla comunità:

  • in un primo tempo, l’aspirante era introdotto nello spirito e nelle pratiche della setta, verificata la sincerità della sua scelta, la sua intelligenza e la sua condotta morale;
  • dopo il parere favorevole di un gruppo definito “i molti”, veniva inserito parzialmente nella comunità;
  • dopo la purificazione e la mensa comune e dopo un ulteriore periodo di prova l’aspirante era finalmente ammesso.

Dopo l’ultimo periodo di prova, l’aspirante era sottoposto ad un rito di iniziazione, probabilmente un’immersione nell’acqua, con il quale egli entrava nel patto. Il candidato faceva poi una confessione pubblica dei suoi peccati, a seguito della quale i sacerdoti benedicevano quelli che appartenevano a Dio e maledicevano quelli che appartenevano a Belial.

L’ingresso nella vita di comunità

All’iniziato veniva poi assegnato il proprio posto all’interno della comunità, che era suddivisa in tre classi: sacerdoti, leviti, popolo. Durante l’assemblea annuale, ciascun membro della comunità poteva avanzare od anche retrocedere dal posto precedentemente assegnato.

In tale occasione, i membri si obbligavano a separarsi dai peccatori, ad amare i figli della luce e a odiare i figli delle tenebre. La convivenza in ciascuna comunità era regolata dalla sottomissione al diretto superiore, anche se c’erano momenti di condivisione comune, come i pasti e le deliberazioni. I membri erano celibi.

I membri della comunità passavano gran parte del tempo allo studio della Legge mosaica – il nostro Pentateuco – e allo studio di altri scritti sacri ed anzi, un terzo della notte doveva passare a leggere, meditare e benedire. Le interpretazioni della Legge (pesharim) dovevano restare segrete e all’interno della setta. Grande importanza era data alle purificazioni rituali.

L’identità degli Esseni di Qumran

I membri della setta si consideravano come il vero Israele nel deserto, poiché solo essi erano i depositari delle promesse fatte ai padri. Perciò gli esseni erano sempre in attesa di entrare nella Terra Promessa. Essi si consideravano estranei al mondo esterno e costituivano un Tempio spirituale.

Attendevano due messia – quello politico e quello religioso – e si consideravano figli della luce, della giustizia e della verità, mentre tutti gli altri erano figli delle tenebre. Amavano considerarsi come figli del cielo, depositari di segreti divini. Ogni anno, in occasione della Pentecoste, avveniva il rinnovamento del patto , dell’alleanza grazie alla quale erano diventati esseni.

Le autorità della comunità erano: il mebaqqer (una sorta di vescovo) e il paqid (una sorta di sovrintendente); ad essi seguiva il responsabile amministrativo, il maskil e il responsabile della formazione il doresh ha-torahNon viene mai menzionato il famoso Maestro di giustizia.

La predestinazione

Tra i temi presenti nella regola, spicca quello della predestinazione. Dio, infatti, avrebbe rigidamente suddiviso l’umanità in figli delle tenebre e figli della luce, una sorta di separazione tra buoni e cattivi. Riporto di seguito uno stralcio emblematico della regola:

… Questi sono gli spiriti della verità e della ingiustizia. In una sorgente di luce sono le origini della  verità e da una fonte di tenebra le origini dell’ingiustizia. In mano al principe delle luci è l’impero su tutti i figli della giustizia: essi camminano sulle vie della luce.

Ed in mano all’angelo della tenebra è tutto l’impero sui figli dell’ingiustizia: essi camminano sulle vie della tenebra.

Dall’angelo della tenebra (derivano) le aberrazioni di tutti i figli della giustizia, tutti i loro peccati, le loro iniquità, la loro colpa, e le loro azioni perverse sono l’effetto del suo impero in conformità dei misteri di Dio fino al tempo da lui stabilito;

tutti i loro flagelli e i periodi delle loro avversità sono sotto l’impero della sua ostilità; 24 e tutti gli spiriti della sua sorte sono intenti a fare incespicare i figli della luce.

Regola della Comunità, capo. 3, linee 19-24

Notevoli, come viene sottolineato dagli studiosi, le affinità tra i temi teologici presenti a Qumran e il Nuovo Testamento. Soprattutto il tema dei figli delle tenebre figli della luce, un modo di parlare che si incontra nei vangeli:

Gesù allora disse loro: «Ancora per poco tempo la luce è con voi. Camminate mentre avete la luce, perché non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce credete nella luce, per diventare figli della luce».

Giovanni 12,35-36)

Nel Vangelo di Giovanni, dove si usa l’espressione, si noti che l’evangelista usa il verbo diventare  figli della luce, smentendo così ogni tipo di predestinazione alla luce o alle tenebre fin dalla nascita.

Simone Venturini

Simone Venturini

Simone Venturini, nato a Fano, Biblista e Professore di Ebraico e Studi biblici è da sempre in prima linea nel settore della divulgazione e della formazione. Vive a Roma insieme alla sua famiglia ed ha ricoperto ruoli importanti nelle più prestigiose università e istituzioni pontificie di Roma. La sua mission è quella di dare alla gente gli strumenti indispensabili per approfondire la Bibbia e capire il senso della vita e della storia.

il nome

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Se vuoi verificare il significato originale della Bibbia, per capire meglio cosa accade nel mondo e uscire dall’ansia della precarietà, di una vita senza radici, il video corso di ebraico antico è ciò che fa per te!

CORSO BIBLICO

Pensi che la Bibbia sia un libro che parli solo del passato? Credi che la Bibbia non abbia nulla a che fare con la tua vita, oggi? Scopri il corso che ti farà cambiare idea e crollare tanti luoghi comuni

Articoli correlati

Sintesi della Bibbia: la quarta parte del libro dei Salmi

Sintesi della Bibbia: la quarta parte del libro dei Salmi

La quarta parte del libro dei Salmi include i capitoli 90-106; eccone i brani più significativi: Salmo 95: un canto di lode universale Cantate al Signore un canto nuovo, cantate al Signore da tutta la terra. Salmo 95,1 Questo Salmo celebra la grandezza di Dio e invita...

La complessa simbologia delle stelle (כּוֹכָב) nella Bibbia

La complessa simbologia delle stelle (כּוֹכָב) nella Bibbia

In ebraico, la parola "stella" è כּוֹכָב (kokav), mentre in greco è ἀστήρ (astēr). Questi nomi evocano immediatamente l'immagine delle luminose sfere celesti che puntellano il cielo notturno. Tuttavia, la simbologia delle stelle nella Bibbia va ben oltre la loro mera...

Il roveto (סְנֶה) ardente: significato e simbologia

Il roveto (סְנֶה) ardente: significato e simbologia

Nel capitolo 3 di Esodo, leggiamo: E l'angelo del Signore apparve a lui in una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Mosè guardò: ed ecco, il roveto ardeva nel fuoco, ma il roveto non si consumava. וַ֠יֵּרָא מַלְאַ֨ךְ יְהוָֹ֥ה אֵלָ֛יו בְּלַבַּת־אֵ֖שׁ מִתּ֣וֹךְ...

Lo Shemà Israel (שְׁמַ֖ע יִשְׂרָאֵ֑ל)

Lo Shemà Israel (שְׁמַ֖ע יִשְׂרָאֵ֑ל)

Il testo di Deuteronomio 6,4-9 è considerato il nucleo più espressivo della fede ebraica, noto come "Shemà Israel". È anche chiamato il "piccolo credo d'Israele", perché contiene appunto il succo della devozione e della religiosità ebraica. Di seguito una spiegazione...

SCOPRI I TESORI DELLA BIBBIA EBRAICA

CON I MIEI CORSI

CORSO DI EBRAICO ANTICO

Un corso unico, che ti consente di imparare l’ebraico in maniera basilare fin dal primo livello. Dalla Genesi, ai profeti, ti do le chiavi del tuo mondo interiore…

CORSO BIBLICO

Una vera e propria scuola di interpretazione biblica. Ogni testo viene studiato a più livelli, attualizzandolo e portandolo direttamente alla tua esperienza di vita.

biblepedia

La Bibbia come non te l’hanno mai spiegata

Le principali monete in uso nei tempi biblici

Queste erano alcune tra le principali monete di cui si parla nella Bibbia: Lo sheqel (siclo) d'argento: lo sheqel -  שֶׁקֶל (dal verbo שָׁקַל‎ "pesare") - era una delle monete più comuni attestate nella Bibbia ebraica e aveva un ruolo centrale nelle transazioni...

COME POSSO AIUTARTI?

Privacy Policy

13 + 15 =

error: Il contenuto è protetto