(Articolo di
Lisetta Delsoldato) Per gli antichi autori della Bibbia ebraica, la memoria, il fare memoria aveva una particolare importanza, come leggiamo in questo testo in ebraico:
וַאֲמַרְתֶּ֣ם לָהֶ֗ם אֲשֶׁ֨ר נִכְרְת֜וּ מֵימֵ֤י הַיַּרְדֵּן֙ מִפְּנֵי֙ אֲרֹ֣ון בְּרִית־יְהוָ֔ה בְּעָבְרֹו֙ בַּיַּרְדֵּ֔ן נִכְרְת֖וּ מֵ֣י הַיַּרְדֵּ֑ן
וְ֠הָיוּ הָאֲבָנִ֨ים הָאֵ֧לֶּה לְזִכָּרֹ֛ון לִבְנֵ֥י יִשְׂרָאֵ֖ל
עַד־עֹולָֽם׃
we’amartem lahem ‘asher nikretu meme hayyarden mippene ‘aron berit-YHWH be’avro bayyarden nikretu me hayyarden wehayu ha’avanim ha’elleh lezikkaron livne yisra’el ‘ad-‘olam
risponderete loro: Perché si divisero le acque del Giordano dinanzi all’arca dell’alleanza del Signore; mentre essa attraversava il Giordano, le acque del Giordano si divisero. Queste pietre saranno un memoriale per i figli d’Israele, per sempre.
(Giosuè 4:7)
Il fiume Giordano come i nostri pensieri
Il f
iume Giordano andava spesso in piena, tracimante acqua da ogni lato, incontenibile nel suo flusso.
Ma YHWH ha fermato quelle acque.
I nostri pensieri le nostre emozioni sono spesso come quelle acque che tumultuosamente scorrono senza che possiamo contenerli. Le nostre ansie, le nostre paure, i nostri affanni … scorrono, traboccano, travolgono ogni cosa.
La nostra vita scorre come quel fiume e nessuno può fermare quel vortice di emozioni , di sensazioni che ci trascinano, nostro malgrado, verso una meta sconosciuta.
Ma Dio fermò il corso del fiume Giordano.
Dodici pietre: fuori del fiume
Non solo ne fermò il vorticoso fluire, ma fece prendere dal greto del fiume 12 pietre. Il numero “dodici” è simbolo e rappresenta le dodici tribù di Israele, come rappresentanti dei quattro angoli della terra (3×4).
Queste furono tolte dal loro posto e portate fuori dal fiume a formare un monumento commemorativo, un memoriale (זִכָּרֹ֛ון).
Queste azioni possono lasciarci meravigliati, ma descrivono in modo mirabile ciò che Dio compie dentro di noi.
Egli interrompe il corso del fiume di emozioni, di pensieri di ansie che ci attraversano e poi con mano dolce e nel contempo potente, entra dentro i nostri cuori per toccarci dove nessuno potrebbe giungere, per ” togliere ” qualcosa che nessuno potrebbe toglierci, per compiere un opera talmente profonda che noi mai avremmo potuto immaginare .
La Sua mano ci raggiunge nel profondo, dove nessun altro potrebbe raggiungerci e compie ciò che nessuno potrebbe fare.
Dodici pietre: al centro del fiume
Infine un altro ” monumento” fatto di 12 pietre, venne innalzato al centro del fiume, a testimonianza dell’opera interiore compiuta da Dio.
Dio voleva che queste pietre fossero זִכָּרֹ֛ון, un memoriale, affinché il Suo popolo non dimenticasse mai la Sua Potenza.
Possano anche i nostri cuori custodire nel profondo un זִכָּרֹ֛ון, affinché non dimentichiamo mai ciò che Dio ha compiuto dentro di noi, liberandoci dalle nostre paure, dalle nostre ansie, e perché custodiamo, per sempre , (עַד־עֹולָֽם ‘ad olam) un ricordo vivo e una eterna gratitudine.
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