(Articolo di Lisetta Delsoldato)
Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!». Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse.
(Genesi 4,15)
Il segno di Caino
Di fronte al racconto dell’uccisione di Abele da parte di Caino nel nostro animo sorge un moto di indignazione. Siamo esterrefatti di fronte a tanta ingiusta violenza. Quando leggiamo della punizione che Dio gli riservò…ci sembra perfino poca cosa. Dentro di noi non ci saremmo stupiti se Dio avesse decretato per lui la morte. In fondo la legge mosaica avrebbe stabilito, tempo dopo, ” occhio per occhio, dente per dente”.
Ma non fu così, anzi Dio lo protesse dalla morte.
יְהוָ֤ה לְקַ֨יִן֙ א֔וֹת לְבִלְתִּ֥י הַכּוֹת־אֹת֖וֹ כָּל־מֹצְאֽוֹ׃
(4,15 בראשית)
Il Signore impose su Caino un segno…
…perché NON LO COLPISSE CHIUNQUE L’AVESSE INCONTRATO
Questo fu il motivo per quel segno.
Perchè Dio vuole proteggere Caino?
Dio volle proteggere Caino dalla morte.
Perché?
Forse per dargli un tempo di ravvedimento…
Ma anche per un altro motivo:
Per Dio la vera punizione non sarebbe stata la morte, bensì vivere lontano da Lui, in un vortice di infelicità, vuoto, nostalgia, angoscia, violenza.
Il vero dramma non è la morte, ma vivere senza Dio.
Caino visse ancora tanti anni , ma la sua fu una ” non-vita”, un tempo di alienazione, nel quale cadde in un baratro di male, trascinato in un vortice da cui non seppe uscire.
Troviamo scritto altrove:
“un abisso chiama un altro abisso ” (Sal 42,8)
Il segno che Dio mise su di lui, lo protesse dalla morte ma lo identificò come uomo di malvagità e vergogna. Caino visse portando il peso di questo segno fuori e dentro di lui.
Costruì città, ebbe una discendenza, ma non visse una vita degna di tale nome: vagò nel paese di Nod, senza pace.
Sia un monito per tutti noi, perché possiamo comprendere che la vera vita non è una successione di anni, ma è solo quella vissuta con Dio, stando vicino a Lui, ricevendo benedizione dalla Sua Presenza.