La parola “דָּם” (dam), che significa “sangue” in ebraico, ha origine dalla radice verbale triconsonantica דמם (D-M-M). Analizzando questa radice, possiamo approfondire la comprensione del termine דָּם e dei suoi significati associati.
- ד (Dalet): la prima lettera, “ד” (dalet), ha l’immagine di una porta. In molti contesti semitici antichi, questa lettera è associata all’idea di movimento da un lato all’altro, da dentro a fuori. Nel contesto della radice “ד-מ-ם”, potrebbe suggerire una ferita, un’apertura da cui appunto esce sangue
- מ (Mem): la seconda lettera, “מ” (mem) era anticamente rappresentata da un’onda del mare e indica appunto qualcosa di fluido, liquido.
La combinazione di queste lettere indica una ferita da cui esce, scorre il liquido rosso del sangue.
Il sangue nel contesto sacrificale
Uno dei contesti più ricorrenti in cui il termine “דָּם” appare nella Bibbia è quello dei sacrifici. Nel contesto dei sacrifici rituali, il sangue assume un ruolo cruciale.
Esso è considerato un elemento di purificazione e espiazione. Il sacrificio di un animale e l’aspersione del suo sangue erano visti come mezzi per ripristinare la comunione tra l’individuo e Dio, rimuovendo le colpe e restaurando l’armonia.
In Levitico 17,11 leggiamo:
Poiché la vita della carne è nel sangue. Perciò vi ho concesso di porlo sull’altare in espiazione per le vostre vite; perché il sangue espia, in quanto è la vita.
Simbolo di vita e morte
Il sangue, nella Bibbia ebraica, è anche un simbolo potente della vita stessa. Nel Libro della Genesi, ad esempio, dopo il diluvio, Dio proibisce il consumo del sangue, poiché esso rappresenta la vita stessa dell’essere vivente, cfr. Genesi 9,4:
Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè il suo sangue.
Il divieto di consumare il sangue sottolinea la sacralità della vita e l’importanza di trattare ogni forma di vita con rispetto e reverenza.
Tuttavia, il sangue può anche essere associato alla morte. Nel racconto di Caino e Abele, il sangue di Abele grida dalla terra dopo essere stato versato da suo fratello Caino, Genesi 4:10:
Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!
L’alleanza con Dio
Un altro contesto significativo in cui il termine “דָּם” compare è quello dell’alleanza tra Dio e il suo popolo.
Nel momento dell’istituzione dell’alleanza al Sinai, Mosè prende del sangue e lo spruzza sia sull’altare che sul popolo, simboleggiando così la stretta relazione tra Dio e Israele, Esodo 24,8:
Allora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!