- Episodi simbolici:
- Manna e quaglie: il miracolo della manna e delle quaglie (Nm 11,31-34) mostra il continuo sostentamento divino per Israele nel deserto.
- La serpente di bronzo: Dio comanda a Mosè di innalzare una serpente di bronzo per guarire gli israeliti morsi dai serpenti (Nm 21,8-9).
- La verga fiorita di Aronne: segno della legittimazione sacerdotale della tribù di Levi (Nm 17,23).
- L’asina di Balaam: uno dei racconti più affascinanti, in cui un’asina parlante ammonisce il profeta Balaam (Nm 22,22-35).
2. L’importanza nella ricerca scientifica
Il libro dei Numeri è considerato centrale nel Pentateuco, tra Levitico e Deuteronomio. In passato considerato meno rilevante, oggi è oggetto di interesse crescente da parte degli studiosi. Dal 1991 al 2006, si sono pubblicati più di duecento articoli critici e numerosi commentari dedicati a questo libro.
- Posizione nel canone: Numeri si trova al cuore del Pentateuco e ha un ruolo cruciale nello sviluppo della narrativa biblica, dalle norme legali alla narrazione storica.
3. L’evoluzione della critica storica e letteraria
La ricerca critica sul libro dei Numeri ha seguito, inizialmente, l’ipotesi documentaria classica, che attribuiva il testo alla fusione di quattro fonti principali: Yahvista (J), Elohista (E), Deuteronomista (D) e Sacerdotale (P). Studi successivi hanno però messo in discussione questa teoria.
- Ipotesi documentaria classica: Sviluppata da Julius Wellhausen, proponeva che il libro dei Numeri fosse composto da materiali yahvisti, elohisti e sacerdotali, senza contributi deuteronomisti. Gray (1903) credeva che i testi yahvisti ed elohisti fossero stati redatti durante la monarchia (IX-VIII sec. a.C.), mentre quelli sacerdotali in epoca esilica (VI sec. a.C.).
- Critiche e revisioni: Studiosi come John Van Seters (1994) e Erhard Blum (1990) hanno proposto nuove cronologie. Van Seters sostiene che il materiale yahvista sia stato redatto in epoca esilica, mentre Blum introduce l’idea di una grande composizione pre-sacerdotale, influenzata dal Deuteronomio.
Bibliografia:
- G.B. Gray, A Critical and Exegetical Commentary on Numbers, 1903
- J. Van Seters, The Life of Moses. The Yahwist as Historian in Exodus-Numbers, 1994.
- E. Blum, Studien zur Komposition des Pentateuch, 1990.
4. Redazione e struttura
Il libro dei Numeri è frutto di un complesso processo di redazione, con diverse fasi che hanno integrato antiche tradizioni orali e legali. Due censimenti (Nm 1 e 26) dividono il testo in due sezioni principali: la prima generazione uscita dall’Egitto, che perì nel deserto a causa della ribellione, e la seconda generazione, destinata a entrare nella terra promessa.
- Censimenti:
- Primo censimento: Numeri 1,1-4,49, include gli uomini in grado di combattere.
- Secondo censimento: Numeri 26,1-65, serve per la ripartizione della terra promessa.
- Struttura bipartita: Olson propone che il libro possa essere visto come un confronto tra la generazione ribelle e quella fedele.
Bibliografia:
D.T. Olson, The Death of the Old and the Birth of the New, 1985.
5. Le prospettive teologiche
Numeri, pur essendo ricco di tradizioni antiche, acquisisce il suo significato pieno nel contesto della redazione finale, avvenuta probabilmente in epoca post-esilica (VI-V sec. a.C.). In questo processo, le generazioni successive riflettono sui loro rapporti con Dio alla luce delle loro esperienze storiche. L’articolo invita a leggere Numeri alla luce della rivelazione cristiana, cogliendone la pienezza nel messaggio di Cristo.
- Esempi di rivelazione progressiva: Le leggi e i racconti di Numeri sono parte di una rivelazione divina che si sviluppa, culminando nel Nuovo Testamento.
6. Struttura interna del libro
La struttura del libro dei Numeri è stata interpretata in vari modi:
- Struttura geografica: Il racconto si svolge in tre ambienti principali:
- Deserto del Sinai (Nm 1-10);
- Deserto di Paran (Nm 10-20);
- Piane di Moab (Nm 21-36).
- Struttura teologica: Milgrom suggerisce una struttura complessa che abbraccia tutto il Pentateuco, con un centro teologico nella teofania del Sinai (Es 33).
- Struttura circolare: Mary Douglas propone una struttura circolare, con sei sezioni legali e sette narrative, organizzate in coppie tematiche (Nm 1-4 e 36; Nm 5-6 e 33,50-35).
Bibliografia:
- J. Milgrom, The JPS Torah Commentary: Numbers, 1990.
- M. Douglas, In the Wilderness: The Doctrine of Defilement in the Book of Numbers, 1993.
Questi punti mettono in luce come il libro dei Numeri non sia solo un insieme di norme e leggi, ma un testo con profonde implicazioni teologiche e letterarie, al centro di un’ampia tradizione esegetica e storica.