Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c’è l’oro e l’oro di quella terra è fine; qui c’è anche la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d’Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate.
Genesi 2,10-14
In questi versetti l’autore condivide le conoscenze geografiche in circolazione ai suoi tempi. Solo gli ultimi due sono noti: il Tigri e l’Eufrate che bagnavano la Mesopotamia, la culla dell’impero babilonese che aveva distrutto e deportato i Giudei nel 587 a.C. Il nome del secondo è, invece, avvolto nel mistero, anche se l’Etiopia (in Ebr. קוּש Qush) dovrebbe essere l’antica Nubia, in Egitto.
Fiumi misteriosi
Il primo invece è un vero e proprio mistero. Dov’è questo “paese di Avila”? Inoltre, solo di questo fiume di parla un po’ più diffusamente del luogo in cui scorre. In questo paese c’era l’oro, la resina odorosa e la pietra d’onice.
Riguardo ad “Avila”, sappiamo dalla Bibbia che si tratta di una regione dell’Arabia (Gen 10,29; 25,18; ecc.). Praticamente inutile cercare di identificare ulteriormente i primi due fiumi. L’oro, la resina (lo bdellio) e la pietra d’onice (trasparente e bianca) sono elementi tipici della cosiddetta “età dell’oro”, ossia delle origini, quando l’uomo viveva in totale comunione con Dio.
Abbiamo qui un linguaggio, quello delle pietre preziose, che verrà ampiamente sviluppato dall’apocalittica giudaica e troverà piena espressione nell’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse (cfr. Ap 21).
Quando l’uomo si fida di Dio
Come in tanti altri brani di questi primi capitoli della Genesi, occorre leggere in profondità, oltre la superficie, per attingere al messaggio che gli autori volevano trasmetterci. Certamente, essi conoscevano bene a cosa questi nomi geografici si riferivano, ma non è poi ciò che conta di più.
L’importante è che dalla “residenza di Dio” usciva l’acqua che irrigava tutta la terra allora conosciuta. E l’Eden era al centro di questo piano provvidenziale di Dio, perché si trovava a “metà strada”, tra la Regione di Eden – dove si trovava il giardino – e tutti i paesi che vengono menzionati. Anche questo modo di concepire il mondo è da età dell’oro, quando Dio pensava a tutto, perché l’uomo si fidava di Dio.