Il termine מַלְאָךְ appare in numerosi passaggi della Bibbia ebraica. La parola ebraica מַלְאָךְ (mal’akh) deriva dalla radice verbale לָאַךְ (la’akh), che significa “inviare”. Pertanto, מַלְאָךְ può essere tradotto come “messaggero” o “colui che è inviato”. Nella Bibbia ebraica, מַלְאָךְ assume due significati principali: può riferirsi a un messaggero umano o a un angelo, un essere soprannaturale inviato da Dio.
Questo termine ebraico identifica il vero e proprio angelo, a differenza invece di אֱלֹהִים (‘elohim) che designa tecnicamente la divinità ebraica e solo secondariamente “angelo”. Vediamo alcuni brani importanti dove compare il nome.
Genesi 16,7-11
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- «Ma l’angelo del Signore la trovò presso una sorgente d’acqua nel deserto, presso la sorgente sulla via di Sur»
- וַיִּמְצָאָהּ מַלְאַךְ יְהוָה עַל־עֵין הַמַּיִם בַּמִּדְבָּר עַל־הָעַיִן בְּדֶרֶךְ שׁוּר
- Va-yimtsa’ah mal’akh YHWH ‘al-‘ein ha-mayim ba-midbar ‘al-ha-‘ayin be-derekh Shur.
- In questo episodio, l’angelo del Signore appare ad Agar nel deserto, portandole un messaggio di conforto e promettendole la nascita di Ismaele. Secondo alcuni studiosi, l’identificazione dell’angelo con Dio stesso suggerisce che “Dio è presente non nel messaggero, ma nel messaggio”, tuttavia non può escludersi la manifestazione di un essere soprannaturale, assai difficilmente identificabile.
Esodo 23,20
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- «Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato».
- הִנֵּה אָנֹכִי שֹׁלֵחַ מַלְאָךְ לְפָנֶיךָ לִשְׁמָרְךָ בַּדֶּרֶךְ וּלְהָבִיאֲךָ אֶל־הַמָּקוֹם אֲשֶׁר הֲכִנֹתִי׃
- HinNeh anokhi shole’akh mal’akh lefanekha lish’mor’kha ba-derekh u-lehavi’akha el-ha-makom asher hakhinoti.
- Dio promette di inviare un angelo per guidare e proteggere il popolo d’Israele durante il loro cammino verso la Terra Promessa. Questo brano riflette l’importanza dell’angelo come guida divina, simile al ruolo dell’angelo in altre tradizioni antiche del Vicino Oriente.
Numeri 22,22-35
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- «Ma l’ira di Dio si accese perché egli andava, e l’angelo del Signore si pose sulla strada per opporsi a lui».
- וַיִּחַר־אַף אֱלֹהִים כִּי הוֹלֵךְ הוּא וַיִּתְיַצֵּב מַלְאַךְ יְהוָה בַּדֶּרֶךְ לְשָׂטָן לוֹ וְהוּא רֹכֵב עַל־אֲתֹנוֹ וּשְׁנֵי נְעָרָיו עִמּוֹ׃
- Va-yikhar-af Elohim ki holekh hu va-yityatzev mal’akh YHWH ba-derekh le-satan lo ve-hu rokhev ‘al-aton ve-sh’nei ne’arav ‘imo.
- La storia di Balaam e dell’asina mostra un angelo del Signore che si oppone a Balaam, rivelando l’intervento divino per correggere il percorso umano. Questa narrazione è piena di elementi ironici e didattici, con l’asina che vede l’angelo prima di Balaam, sottolineando l’importanza della percezione spirituale, che permette di vedere e sentire cose che vanno oltre la sensibilità umana.
Giudici 6,11-12
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- «Un angelo del Signore venne e si sedette sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas».
- וַיָּבֹא מַלְאַךְ יְהוָה וַיֵּשֶׁב תַּחַת הָאֵלָה אֲשֶׁר בְּעָפְרָה אֲשֶׁר לְיוֹאָשׁ אֲבִי הָעֶזְרִי וְגִדְעוֹן בְּנוֹ חֹבֵט חִטִּים בַּגַּת לְהָנִיס מִפְּנֵי מִדְיָן׃
- Va-yavo mal’akh YHWH va-yeshev takhat ha-elah asher be-Ofrah asher le-Yo’ash avi ha-Ezri ve-Gid’on beno hovet khittim ba-gat le-hanis mi-penei Midyan.
- In questo episodio, l’angelo del Signore appare a Gedeone – uno dei giudici di Israele di cui si parla nell’omonimo libro – per chiamarlo a liberare Israele dai Madianiti. L’angelo agisce come portatore di messaggi di vocazione e incoraggiamento divino, riflettendo l’immanenza di Dio nelle vicende umane.
1 Re 19:7
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- «L’angelo del Signore tornò una seconda volta, lo toccò e gli disse: «Su, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino».
- וַיָּשָׁב מַלְאַךְ יְהוָה שֵׁנִית וַיִּגַּע בּוֹ וַיֹּאמֶר קוּם אֱכֹל כִּי רַב מִמְּךָ הַדָּרֶךְ׃
- Va-yashav mal’akh YHWH shenit va-yigga bo va-yomer kum ekhol ki rav mim’kha ha-darekh.
- L’angelo appare a Elia per dargli forza durante la sua fuga nel deserto, evidenziando il ruolo del מַלְאָךְ come fornitore di forza e sostegno divino. In questo caso, l’angelo ha una connotazione sia spirituale che fisica, perché invita Elia a mangiare, porgendogli del cibo. Accanto agli angeli che vengono direttamente da Dio, esistono anche angeli umani, che compaiono nei momenti più difficili e critici della nostra vita.
Messaggio teologico ed esistenziale
Teologicamente, il מַלְאָךְ rappresenta l’intervento diretto di Dio nella storia umana. Questi messaggeri sono inviati per portare istruzioni, protezione, giudizio e conforto. L’esistenza dei מַלְאָךְ sottolinea la vicinanza di Dio al suo popolo, mostrando che Egli è attivamente coinvolto nelle vicende umane.
I racconti che coinvolgono i מַלְאָךְ ci invitano a riflettere sulla presenza del divino nella nostra vita quotidiana. Essi ci ricordano che, anche nei momenti di difficoltà e incertezza, possiamo trovare guida, protezione e conforto attraverso l’intervento divino che ci permette di trovare conforto in realtà invisibili, che però sono in grado di infondere coraggio e speranza.